
Il mestiere del "becchino” veniva trasmesso da padre in figlio maschio primogenito.
A quel tempo si moriva delle malattie più insignificanti. Per costatare che il decesso era avvenuto, si usava dare un morso all'alluce del piede destro del cadavere; il becchino era infatti obbligato per legge a costatarne il decesso. Nel caso si fosse trattato di morte apparente si era sicuri che il cadavere si risvegliasse.
Urso e Sinedio rappresentano il becchino ed il suo assistente che seppellirono i defunti presso la chiesa di Sant'Agnese a Poggio Bonizio.