
Biancastella esercita la tintura, un settore importante delle relazioni tra alchimia ed arte.
Impiega la robbia e il kermes per il rosso; il guado per l'azzurro; lo zafferano e la reseda per i gialli; le galle e le cortecce per i bruni.
Immetteva i suoi prodotti sia fra la popolazione di Poggio Bonizio sia, attraverso la via Francigena, nelle fiere dell'Europa e nelle città costiere italiane che commerciavano con tutti i centri di scambio affacciati sul Mediterraneo.